UN POMERIGGIO A GRADARA AL TEATRO DELL’ARIA

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Tutto inizia da una grande passione di mia figlia per gli animali e soprattutto i rapaci dai quali è rimasta affascinata da piccolissima.La prima volta aveva pochi mesi e rideva senza sosta con il verso del gufo che ha subito iniziato a distinguere. Quando passeggiavamo tra i vicoli di Gradara, si fermava e chiedeva:  ‘hai tetito il fufo?’…da  allora,  ogni anno è un appuntamento immancabile. Quest’anno è stato particolarmente desiderato.

Tutte le volte che passavamo davanti alla biglietteria, nonostante la fine del lock-down, la delusione nel trovarlo chiuso  era enorme per mia figlia. Sabato sera, a cena, mi viene in mente che avremmo potuto ritentare e così è iniziata la micro gita della domenica. Abbiamo telefonato e ci hanno confermato l’apertura.

Rapita ogni anno di più da queste dimostrazioni pratiche di rapaci in volo, ne è nata una vera passione.

Oltre ad avere la possibilità di vedere questi animali da vicino, vederli volare e vedere il lavoro del falconiere, gli operatori, spiegano molto bene le caratteristiche di questi splendidi esemplari, anche tra miti e accenni storici.

Un modo veramente divertente di spiegare quest’arte, senza dimenticare che è una pratica molto antica. Grandi e piccini possono imparare tante curiosità e vedere queste meraviglie della natura. 

Il falconiere ci ha spiegato che dal 30 giugno, 3 volte a settimana faranno lo spettacolo notturno che non abbiamo mai visto, ma che dicono sia molto suggestivo. E chi la tiene fino al 30!!! Già  mi chiede quante dormite deve fare per arrivare a quella data!! Un consiglio,  per gli spettacoli serali,  meglio chiamare prima perché,  a seconda del vento, sarà possibile o meno fare volare i rapaci. Non so chi di noi si sia divertito di più, nonni inclusi. Una bellissima esperienza!!! 

Abbiamo anche avuto la fortuna di farci volare sul guanto uno di questi esemplari.

Alla fine dello spettacolo, un’altro rapace non voleva fare ritorno per seguire le correnti ascensionali. In questo tipo di ‘spettacoli’ l’imprevisto regala sempre un modo diverso di vederli in azione e volteggiare in aria, facendo comunque sempre ritorno a casa come la fine di tutti i viaggi

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MONTEFIORE CONCA E LA SUA ROCCA MALATESTIANA

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Che dire di Montefiore?  Una bellissima sorpresa.. Una domenica, un pranzo veloce e dico al mio compagno (che non è originario della riviera) : ‘non ci credo, non sei mai stato a Montefiore?!!’ ora ci andiamo! 20 minuti da Cattolica, passando per Morciano e arriviamo.

Il paesino è minuscolo ma ci sono iniziative che in zona sono conosciute, come per esempio ‘Rocca di Luna’ che si fa in estate o in autunno, essendoci molti castagneti molte associazioni si organizzano per andare per boschi a raccoglierle, oltre alla sagra ovviamente. 

Da piccola andavo con mio nonno a comprare ‘Il ciambellone’, pare sia stato il migliore di tutta la zona, in un forno situato dietro la piazzetta. Girando e spiegando queste cose. Ci siamo imbattuti nella Rocca che abbiamo prontamente visitato (era la prima volta anche per me e, forse mi sbaglio, ma non credo fosse visitabile nella mia infanzia) ed è stata una bellissima sorpresa, nota da non tralasciare, siamo andati a visitarla con tutta la famiglia al completo,  incluso  cane ingombrante perché qui gli animali sono molto ben accetti.

Abbiamo trovato persone squisite. Abbiamo optato, data la formazione della gita, di fare la visita non guidata (che comunque sarebbe stata ad un prezzo irrisorio) e il signore della biglietteria ha fatto i salti mortali per raccontarci comunque qualcosa e non farci perdere le cose più interessanti.

La Rocca non è provvista di arredamento a parte un paio di stanze e le teche con le porcellane dell’epoca, ma la storia è veramente affascinante e il panorama che si può vedere dalla terrazza è mozzafiato. 

In realtà secondo noi, la storia è molto intrigante, si parla di amore, onore, interessi ed omicidi…praticamente un thriller romantico in costume con un occhio sul paranormale.

Si parla dell’amore di Costanza e Ormanno.

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Questo succedeva a Gennaio…poi accade che, come quando si ha qualcosa rimasto in sospeso, ho sentito l’esigenza di tornare ed ho fatto la famosa visita guidata tanto desiderata. Questa opzione prevedeva il coinvolgimento di un’amica, la mia compagna di merende e supporter, e così, dopo aver prenotato l’orario (cosa che vi consiglio assolutamente dato il distanziamento sociale ecc…i posti non sono moltissimi) ci siamo fatte affascinare da questo luogo. La guida ci ha accolto in costume ed è molto brava. Rinnovo i miei complimenti e sottolineo la loro disponibilità a rispondere anche a curiosità.

Una cosa notata da entrambe e confermata da loro è che Montefiore è molto ventilata e l’aria è assolutamente più respirabile -data anche l’altezza del luogo- di quella calda ed umida tipica dell’estate

FRONTINO

 

 

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Destinazione Frontino..Ci eravamo già stati ottobre 2019 e ci era piaciuto molto il microborgo di appena 300 abitanti. Poi è successo che uno dei nostri ristoranti preferiti di Carpegna, che fino a dicembre si chiamava ‘lago divino’ (era posizionato sulla riva di un laghetto per pesca sportiva), si è trasferito a Frontino dove c’è il mulino ad acqua ed ha preso il nome di ‘mulino divino’.Loro sono gentilissimi e la nuova location è da 10 e lode. Non amo scrivere di ristoranti perchè non sono abbastanza preparata, ma dirò solo che è l’unico posto in cui mia figlia mangia la tagliata e penso di avere detto tutto..Il ristorante è immerso nel verde e scendendo per una piccola stradina, ospita il museo del pane.C’è un mulino ad acqua ancora funzionante nel quale si può vedere il funzionamento e gli strumenti dell’epoca che si utilizzavano per macinare il grano.Dopo il museo perchè non fare un giro sul fiume?La nostra cagnolona ha molto gradito questa sosta dove ha cercato di catturare i sassi del fiume. L’acqua lì è bassa quindi consiglio di portare un asciugamano per il cane.Sicuramente una giornata carina e poco impegnativa che però consiglio se ci si trova nelle vicinanze.Prossima meta sarà la visita al convento di Monte Fiorentino e la sua antica stamperia.Ci vediamo in giro..

 

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IL SENTIERO DEGLI GNOMI -BAGNO DI ROMAGNA

Ciao a tutti! la nostra solita storia, ci hanno rinchiuso in casa per troppo tempo e dobbiamo recuperare il tempo perduto…
Dopo aver visitato il nostro ‘Bosco Segreto’ e dato l’entusiasmo di nostra figlia, abbiamo deciso di partire alla volta di Bagno Di Romagna ed il suo famoso sentiero degli gnomi.
Si parte dai giardini pubblici, si attraversa il fiume sul ponte e…inizia la magia..
Il protagonista indiscusso è Gnomo Bagnolo ma lascia comunque spazio ai suoi amici come lo gnomo inventore ecc…
Non voglio svelare troppo si questa piccola avventura e soprattutto non voglio togliere sorpresa a questo percorso.
Il sentiero nel bosco (poco più di 2 km) è molto pulito e molto ben tenuto, è pieno di cartelli che raccontano la storia ed insegnano ai bambini il rispetto per l’ambiente.
In 45” circa si visita, anche con animali al seguito.
Pieno di statue di gnomi, casette ed animali.
casette arredate a misura di gnomo ovviamente.
Ci è piaciuto veramente moltissimo. un luogo magico per grandi e piccini che permette di immergersi per un’oretta in una favola.
Mia figlia ci vuole tornare assolutamente al più presto ed anche io.
Ci siamo andati di passaggio e magari l’obbiettivo futuro è quello di fermarsi un paio di giorni e visitare anche la zona che offre moltissimo.
Una cosa assolutamente da non dimenticare: lasciare una lettera per gli gnomi all’ufficio postale e imbucare, magari arriva veramente…

L’UFFICIO POSTALE
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TU ED IO GNOMI PERFETTI.. 🙂
LO GNOMO INVENTORE

 

GITA ALLA DIGA DI RIDRACOLI

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Come nasce una gita fuori porta alla diga di Ridracoli?

Un discorso, un ricordo, un’occhiata… Si parte!!

I bisnonni del mio compagno, il mulino ad acqua dietro la casa per mandare i macchinari per la lavorazione del legno (sì perché non si usava l’elettricità), il laboratorio del nonno falegname a Civitella si incontrano con i miei ricordi di bambina 

In estate nel periodo di ferragosto, i miei genitori mi mandavano una settimana con il Comune di Cattolica in ‘campeggio’ (un anno a bagno di Romagna, un anno a Valbonella, S. Sofia, Ridracoli ecc…).

La mia famiglia nel periodo estivo era molto impegnata, era il momento della ‘stagione’ e per me invece era il tempo delle nuove avventure.

Un luogo del cuore per entrambi lasciato nel cassetto per troppo tempo. 

Telefono al museo idrico per informazioni ed una ragazza gentilissima mi da innumerevoli dritte per visitare la diga con bambina e grande cane. 

La sua gentilezza da 10 e lode ci permette di muoverci agevolmente sin dall’inizio. 

Arriviamo per le 9.00 orario d’apertura (il museo apre alle 10.00). Facciamo subito il biglietto e questo ci da diritto a salire sulla prima navetta (il nostro cane caricato nel trasportino nel bagagliaio, esattamente come in auto per un tragitto di 2 km) perché la navetta si utilizza in base al numero Dello scontrino per la diga.. Chi primo arriva, meglio alloggia. 

Arrivati alla diga, dopo aver passeggiato sul muro di contenimento, arriviamo al bar/cassa di prenotazione per il battello. 

Abbiamo prenotato subito il giro per non rischiare di restare senza. 

Ci sono anche percorsi che prevedono bici, trekking e canoa nel lago artificiale.

Per ovvi motivi di formazione familiare decidiamo per il battello. 

N. B. Abbiamo portato sul battello anche il nostro Rottweiler.

Siamo scesi alla seconda tappa e tornati al bar attraverso una camminata di 1/2 ora per lo più in discesa. 

Pranzo al sacco o al rifugio (consiglio prenotazione) al Ca’ di sopra e Consiglio a chi possiede un camper di andare e sostare una notte, perché, parlando con alcune persone, ci hanno raccontato della magia della nottata con La compagnia di rumori tipo l’ululato del lupo ed in generale rumori molto suggestivi. 

Ci ha raccontato la guida del battello che lupi, rapaci oltre a cinghiali e caprioli la fanno da padrone.

Con il camper è da verificare la possibilità di sostare all’interno. 

Il giro in battello, a mio avviso, è imperdibile, la guida che spiega è assolutamente competente e preparata oltre ad essere divertente e gentile, come è disponibilissimo tutto il personale di bar, ristoranti e biglietteria.

Vi ricordo che non abbiamo sbagliato nulla telefonando per caso al museo. Sapore di Romagna al 100%.

Un consiglio spassionato: salite veloce con la navetta per prenotare subito il battello (ricordarsi assolutamente la mascherina), tornare al parcheggio passeggiando per non perdersi nulla (tutto in discesa).

Prossimo weekend Predappio e sentiero degli gnomi a Bagno di Romagna,

ci vediamo in giro!

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GROTTE DI FRASASSI POST LOCK-DOWN – FASE 2 –

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Quale momento migliore per visitare le grotte di Frasassi? Il primo week-end post lock-down!!

Gruppo da 15 persone (che solitamente i gruppi in estate arrivano a 70/80 persone) che permette di sentire all’interno della grotta persino il gocciolare dell’acqua.

Cosa è cambiato?

Obbligo di ticket on-line (tramite ticket one). Abbiamo acquistato 2 biglietti on-line, mentre abbiamo telefonato per prenotare un posto per nostra figlia (perché fino ai 6 anni non si paga e non c’è la possibilità di indicarlo sulla piattaforma ticket one) .

La biglietteria è ad 1.5 Km dall’entrata vera e propria ma esiste un altro parcheggio molto più vicino (dove c’è anche il cimitero e l’abbazia) che permette di fare una piccola passeggiata fino all’ingresso molto bella, con vista sul fiume e guardando, a naso in su, la montagna.

Di fronte al cimitero, ci sono dei giardini molto carini provvisti di tavoli e panche per un pic nic perfetto all’ombra di  enormi tigli.

Finito il pranzo o pic-nic, che dir si voglia, ci dirigiamo verso l’ingresso dove una guida ci spiega che c’è l’obbligo della mascherina e, tranne che per nuclei famigliari, l’obbligo di stare a distanza tra i vari gruppetti, di circa 1,5 metri.

Le misure igieniche all’interno della grotta sono estremamente rigorose, ma non per il Covid, sono molto precedenti all’emergenza sanitaria. Tutto il percorso viene lavato con candeggina per eliminare polvere e batteri ed in questo caso agevola moltissimo la sicurezza.

Ci sono stata negli anni ’90 credo, in una gita scolastica alle elementari. Per chi vive in zona, la gita alle grotte, è un vero e proprio rito, un must.

Devo dire che mi erano rimaste abbastanza impresse e sono molto contenta di non avere provato la delusione tipica di quando si vivono le stesse esperienze a distanza di tempo…Ho chiesto a mia figlia cosa le fosse piaciuto di più e la risposta è stata ‘le pozzanghere lungo il percorso’ ma lei ha 5 anni appena compiuti, ci sta… .

Non vi rubo tempo per dirvi le stesse cose che trovate nel sito, la differenza tra stalattiti e stalagmiti ecc… vanno viste e basta, vi dico solo che ne vale la pena.

Una cosa che vi devo dire prima di dimenticarmi ma fondamentale, è di fare pipì prima di iniziare il tour. Nel sito è scritto che dura 75 minuti ma, forse per il periodo tranquillo, forse per la passione della guida disponibilissima anche per curiosità, la nostra visita è durata circa 1 ora e 40.

Usciti dalla visita guidata, siamo stati rapiti, nella passeggiata di ritorno, dal fiume che ci ha letteralmente rapiti, luogo molto pulito e curato che si chiama Greenway dell’Esino, diviso, dalla cartellonistica in entrata, da percorso per tutti al percorso con limitazioni fino ad arrivare al percorso con barriere architettoniche.

Abbiamo solamente assaggiato questo luogo, abbiamo visto che in questo pezzo di riva c’è una sorta di parco avventure, chiuso a fine maggio, ma chissà…

Sicuramente con la calura estiva, annessa di visita alle grotte, consiglio di portare un costume…magari non si potrà fare il bagno ma una veloce rinfrescata anche senza balneazione dovrebbe essere concessa.

Stiamo progettando un tour del fiume con la nostra cagnolona, con annessa visita del santuario vicino, ci aggiorniamo e ci vediamo in giro!

ITALIA IN MINIATURA

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Wow!! Una scoperta!! Anzi meglio dire una ri-scoperta!!

Prima volta da bambina (ricordo vago), poi diciamocelo…andare a guardare delle polly pocket nelle varie città non mi sembrava molto interessante, e non ci sono mai più tornata…ma mi sbagliavo alla grande!!

In una noiosa giornata d’Agosto quando il mare può avere stancato ed è pure il periodo peggiore.

In questo periodo andare al mare è un lavoro, soprattutto se non sei super appassionato e soprattutto se il tuo ideale di spiaggia è molto tranquilla e poco frequentata. Comunque, per farla breve, abbiamo dirottato la giornata ad ‘Italia in miniatura’.

Una bellissima giornata, in cui anche mia figlia (4 anni) si è divertita.

Devo dire, che essendo una giornata di sole, pure essendo agosto, la quantità di persone nel parco era molto accettabile e siamo stati proprio bene, non troppa fila alle attrazioni, non troppa fila per mangiare spazi all’ombra facilmente disponibili ecc..

Avendo deciso all’ultimo momento non ci eravamo organizzati con il pranzo e lo abbiamo acquistato lì ma è possibile anche portarselo da casa e mangiare in uno dei tavoli sparsi per il parco. Il prezzo ovviamente non è quello della rosticceria ma nemmeno quello imbarazzante di altri parchi della zona.

Ovviamente il consiglio è quello di prendere la piantina con il relativo programma per non perdersi nulla, in base agli orari è possibile vedere un piccolo spettacolo di pappagalli, oppure un divertente laboratorio di scienza per i bambini o non perdersi il trenino che gira l’Italia dall’alto, o il giro in gondola nella laguna di Venezia in scala 1:5 (molto carino). Ah, dimenticavo.. con 1 € in più alla cassa dell’ingresso, è possibile acquistare un binocolo per vedere meglio i piccoli personaggi e divertenti gag

Come parco non ha nulla a che vedere con il divertimento ‘pompato’ a 1000 di Aquafan o Mirabilandia ma a me è piaciuto così tanto per quello, l’ho trovato molto genuino con poco marketing aggressivo ed ingiustificato di molte realtà, mi è piaciuto con quel sapore un po’ vintage del divertimento che non esiste più in riviera (sarà che dopo anni a lavorare alla Baia Imperiale mi sono stufata della macchina artificiale del divertimento, tutto glitter, pubblicità, marketing e pochi contenuti).

ABOUT ME

Ciao a tutti, mi presento…mi chiamo Federica, classe 1982. Sono nata e cresciuta in un posto meraviglioso, al mare, nella Riviera Romagnola. Sono una ragioniera pentita (so che molti di voi lo sono..), ho sempre fatto la ‘stagione’ come usava qui in Romagna, perché tutti in età lavorativa in estate lavoravano nelle attività commerciali turistiche e non. Una cosa che ho sempre carpito parlando con i clienti dei bar o pub negli anni, è l’esigenza di uscire dalle scelte preconfezionate studiate a misura di turista e vivere il posto come fanno le persone del luogo, per esempio il ‘baretto’ vista mare per fare l’aperitivo quando si rientra dalla spiaggia o il locale che un giorno alla settimana fa musica dal vivo sulla battigia  per poi continuare con dj set ecc… Nel corso degli anni ho avuto la fortuna di fare amicizia con ragazzi di Bologna, Modena o Milano e ho notato che effettivamente, se non si parla con abitanti locali, molte cose che meritano una visita, rischiano di sfuggire. Nata e cresciuta a Cattolica, residente da single a Gabicce Mare e trasferita a Gradara (il borgo più bello d’Italia) dove vivo con il mio compagno, mia figlia di 5 anni ed un cane un po’ ingombrante, un Rottweiler. Nel nostro girovagare abbiamo scoperto un po’ di posti e tra questi è stato amore a prima vista con la Carpegna che mi piace definire ‘la montagna a due passi dal mare’. Riscoperta questa estate per caso. Avevo una settimana di ferie ad agosto e per uscire dal caos che regna qui in estate, sono andata una settimana in roulotte con mia figlia e ci è piaciuta così tanto che abbiamo deciso di metterci, un piede, poi una gamba ed infine un appoggio quasi fisso , dove trascorrere weekend, ponti o vacanze. Spesso mi capita che mi chiedano il nome di un ristorante, un posto con animali dove portare i bambini o anche qualcosa da fare per passare una giornata diversa oltre a paesini vicini che non si possono assolutamente perdere e così è nata l’idea di questo blog che spero possa essere un posto dove trovare le informazioni che io avrei voluto conoscere, soprattutto quando il tempo a disposizione non è moltissimo. Quante volte vi è capitato di scoprire un posto bellissimo solamente l’ultimo giorno di vacanza mangiandovi le mani? A me spessissimo…e così eccoci qui. Buona lettura
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GRADARA

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Amore che nulla ha amato Amar perdona (Dante inferno V canto),

Gradara….che fortuna vivere qui…il borgo più bello d’Italia!!

Sì, una vera fortuna ma vi stupirà sentire che, il paese ok è magnifico, ma le persone che lo abitano sono veramente speciali.

Parlerò delle mille cose da vedere ma credo che di ogni cosa farò un suo articolo, perché le cose che meritano sono tante e le iniziative a milioni, che è veramente difficile fare una descrizione sintetica, considerando anche che è una vita  che visito tutto questo medioevo.

Originaria di Cattolica (Rn), a 10 minuti di auto da Gradara, prima di venirci ad abitare, all’età di 15 anni, passavamo i weekend con la compagnia a visitare il castello o il museo delle torture, poi crescendo andando spesso per i vari ristorantini romantici del borgo, ed ora in versione mamma ad approfittare di tutte le iniziative a misura di bambino che organizzano, insomma ce n’è proprio per tutte le esigenze..

Il paese è molto vivo e le varie iniziative del paese sono molto sentite dalla popolazione, potete trovare durante la ‘rivisitazione storica’ (in estate il giovedì sera), grazie alla ‘Corte Malatestiana’, dame e cavalieri in costume, mangiafuoco, danzatori e suonatori di tamburo che rendono l’atmosfera veramente speciale… mi è capitato di incontrare le signore del borgo che avevano fatto la ciambella e la offrivano ai turisti in nelle strade del borgo. Oppure durante il ‘Magic Castle’ che è una iniziativa magica per grandi e piccini mi è capitato di incontrare una signora del borgo che aveva realizzato delle ‘bacchette magiche’ da regalare per le strade ai bambini. Cose che non si vedono più insomma, che succedono solamente nei ‘Paesi’. Ricordo anche un signore che abita qui che in alcune occasioni gira con una delle sue pecore e la fa avvicinare anche dai più piccoli, insomma, le manifestazioni ci sono, ma sono sicuramente le persone che fanno la differenza.

Il paese, grazie alla Pro Loco di Gradara è sempre addobbato a tema (spaventapasseri e zucche ad Halloween, cuori, candele e panchine degli innamorati a San Valentino, farfalle su tutto il castello per il Magic Castle, luci e alberi a Natale ecc… il castello, nella sua imponenza, illuminato sempre a tema.

Parleremo del castello, del museo, della chiesa e…perchè no, del conventino (un convento di Frati del 1500).

I ricordi di questo luogo sono talmente tanti che è veramente difficile metterli in fila, i miei ricordi partono proprio dalla prima infanzia… come ho già detto sono di Cattolica, e passeggiando per ‘Via Pascoli’ mio babbo mi raccontava che durante la II guerra mondiale le persone usavano dei cunicoli sotterranei che collegavano la ‘Rocca malatestiana’ di Cattolica con il castello di Gradara (una volta l’anno sono visitabili le ‘grotte’ sotto le case vecchie di Cattolica che facevano parte del tunnel segreto). Potete bene immaginare che da qui in avanti il fascino ai miei occhi di questo luogo poteva solo crescere.

Tra le altre cose, come potete vedere dal sito internet del castello, la prima domenica del mese non si paga la visita, quindi, fatevi un regalo ed andateci. Fate una passeggiata sul camminamento di Ronda, Fermatevi a mangiare in uno dei ristorantini tipici o a mangiare una piadina in un bar o uno dei chioschi che trovate nel parcheggio ai piedi del Castello, il pomeriggio c’è il museo delle torture che vi aspetta, e se siete fortunati c’è lo spettacolo dei rapaci al Teatro dell’aria, aggiungerei una birretta al chiosco appena fuori dallo spettacolo dei rapaci. Poi a Voi la scelta se tornare a casa o aspettare la sera che in estate offre sempre qualcosa (ovviamente questo è da verificare per l’anno 2020…non sappiamo cosa ci riserverà il futuro dato gli stravolgimenti che dobbiamo subire a causa del coronavirus).

E comunque ci vediamo in giro!

Seguiranno gli approfondimenti relativi ai luoghi citati…